Achille D'Orsi
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Biografia breve di Achille D'Orsi
Achille D'Orsi (Napoli 1845 - 1929) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato da una famiglia modesta, il giovane Dossena risulta iscritto per l'anno 1891-92 nella locale scuola d'arte, dalla quale viene espulso dopo poco tempo. Studia allora da solo le sculture degli artisti lombardi nel Duomo e nelle altre chiese di Cremona ed entra come apprendista nella bottega dei Monti. Di lì a poco si trasferisce prima a Milano, poi a Parma, e comincia a scolpire monumenti, ritratti e statue da giardino ispirati all'arte del Rinascimento. Giunto a Roma dopo la guerra, e trovandosi in ristrettezze economiche, accetta l'aiuto che gli offre l'antiquario e gioielliere Fasoli. Questi gli propone di finanziarlo, e in cambio chiede e ottiene una serie di statue, in stile italiano del Trecento o del rinascimento, che a suo dire, avtebbero dovuto decorare una chiesa in America. Nascono cosi capolavori attribuiti di volta in volta a Giovanni Pisano, Simone Martini, Donatello, Lorenzo Vecchietta. Dossena crea opere anche in legno, avorio e ispirate al classico, che vengono vendute come autentiche a musei e collezionisti americani. Una tomba, attribuita a Mino da Fiesole, viene esposta al Museum of Fine Arts di Boston nel 1924. Lo scandalo scoppia nel 1928 quando Dossena chiede danaro a Fasoli, e ne ottiene un rifiuto. Si rivolge allora alla magistratura e si autodenuncia. Tutti i suoi falsi vengono allora riconosciuti come tali, ma il rumore suscitato dallo smascheramento di Dossena è di breve durata, e l'artista può tornare al pro- prio lavoro di scultore non più clandestino. Per liberarsi di lui Fasoli lo denuncia Come antifascista, ma un gerarca cremonese, Roberto Farinacci, prende le sue difese. Ordinazioni arrivano da ogni parte, e Dossena negli ultimi anni prima della morte ha il tempo di scolpire opere molto appezzate.
FONTE: Scultura italiana del primo Novecento
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